Fiori di Cucco, gialli, rossi, violetti con interni silenziosi
"...Vi è in queste "pagine" il dipanarsi di una piacevole narrazione, vi è l'incidere di un segno ricco di materia, vi è la segreta volontà di prevaricare il presente per entrare in una dimensione lontana dai clamori della società contemporanea. Ogni motivo perde perciò riscontro con il "vero" e il "tocco" del clore assume una determinante, vibrante, lacerante qualità. La pittura acquista il valore di riferimento per scandire il tempo al di là delle certezze e delle angosce, per riconsiderare l'avventura dell'uomo, per riscattare la solitudine..."
Angelo Mistrangelo (La Stampa - Torino)
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